Il mercato dell’AI è in forte accelerazione, infatti nel 2023 ha registrato un incremento del 52% raggiungendo il valore totale di 760 Milioni di euro.

Si tratta di un aumento particolarmente significativo rispetto a quello ottenuto al termine del 2022 (+32% comunque molto positivo).

Questi dati sono stati evidenziati dall’ultimo report dell’Osservatorio Artificial Intelligence della School of Management del Politecnico di Milano, presentati durante la convention “AI al centro: novità, applicazioni e regole”, che racconta l’adozione su larga scala delle tecnologie basate sull’Intelligenza Artificiale e di come impatteranno sul lavoro.

È interessante approfondire alcuni dettagli.

La diffusione dell’AI nelle aziende

Il 61% delle grandi imprese ha all’attivo, almeno in fase sperimentale, un progetto di Intelligenza Artificiale, mentre si scende al 18% tra le PMI.

Le aziende che avevano già avviato una sperimentazione proseguono, accelerano i processi ottenendo grandi benefici sia in termini operativi sia economici.

Nelle organizzazioni più conservatrici, sono invece rari i casi in cui l’avvento dell’Intelligenza Artificiale Generativa ha già dato vita ad una sperimentazione, nello specifico:

  • il 37% delle grandi realtà non ha progetti all’attivo ma ha intenzione di attivarli nei prossimi 12 mesi;
  • circa 2 grandi aziende su 3 hanno discusso internamente delle applicazioni delle Generative AI, tra queste una su quattro ha avviato una sperimentazione (il 17% del totale);
  • soltanto il 7% delle piccole e medie imprese sta riflettendo su potenziali applicazioni AI e solo il 2% ha concretamente attivato almeno una sperimentazione.

Inoltre, l’Osservatorio ha analizzato la tipologia di soluzioni maggiormente adottate ed è emerso che la quota più significativa del mercato dell’AI italiano (29%) è legata a progetti per analizzare ed estrarre informazioni dai dati (Data Exploration & Prediction, Decision Support & Optimization Systems).

Poi, il 27% è per soluzioni di interpretazione del linguaggio, scritto o parlato (Text Analysis, Classification & Conversation Systems), il 22% per algoritmi che suggeriscono ai clienti contenuti in linea con le singole preferenze (Recommendation Systems), il 10% analisi di video e immagini, 7% Process Orchestration Systems e il 5% Generative AI.

Quali sono i fattori trainanti di questa crescita?

Diversi fattori stanno alimentando questa impennata nel mercato dell’AI, tra i principali è possibile trovare:

  • Grandi prospettive di crescita: gli investitori sono attirati dal vasto potenziale di mercato offerto dall’AI. Settori come la sanità, la finanza, la produzione e il commercio al dettaglio stanno adottando sempre più soluzioni intelligenti per migliorare l’efficienza, ridurre i costi e offrire esperienze utente personalizzate.
  • Avanzamenti tecnologici: l’AI continua a evolversi, grazie a progressi significativi nella ricerca e nello sviluppo di algoritmi più potenti e modelli di apprendimento automatico complessi. Questi avanzamenti tecnologici rendono questo settore sempre più applicabile a una vasta gamma di settori e problemi, aumentando l’appetibilità degli investimenti.
  • Maggiore regolamentazione: anche la Pubblica Amministrazione sta riconoscendo il potenziale trasformativo dell’AI per l’economia e la società. Questo può assumere la forma di finanziamenti diretti, agevolazioni fiscali o creazione di ecosistemi favorevoli all’innovazione. L’AI Act ha rappresentato un nuovo punto d’inizio per lo sviluppo di tecnologie più sicure e consapevoli.
  • Richiesta da parte del consumatore: i consumatori sono sempre più abituati a esperienze personalizzate e intuitive e stanno spingendo le imprese a investire in soluzioni intelligenti.

 

Noi del Team Pragma Etimos crediamo fortemente nel potenziale dell’innovazione e continuiamo a sviluppare soluzioni in linea con i continui cambiamenti del contesto economico. Le nostre piattaforme sono realizzate con l’obiettivo di creare strumenti a supporto del lavoro umano migliorandone ogni aspetto.

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